Overtourism in Alto Adige: come gestire il turismo nelle Dolomiti in modo sostenibile
L’Alto Adige, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, è una delle mete alpine più visitate al mondo. La bellezza naturale, le infrastrutture turistiche moderne e l’offerta di sport outdoor attirano milioni di visitatori ogni anno.
Negli ultimi anni, però, il territorio si trova a fronteggiare una sfida crescente: l’Overtourism, ovvero un afflusso turistico superiore alla capacità di accoglienza sostenibile.
Cos’è l’overtourism e perché interessa l’Alto Adige
Il termine overtourism indica una situazione in cui il numero di turisti supera i limiti sostenibili per un determinato luogo, provocando impatti negativi su ambiente, comunità e qualità dell’esperienza turistica.
In Alto Adige questo fenomeno è particolarmente evidente:
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in alta stagione, sia estiva che invernale;
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nelle località iconiche come Tre Cime di Lavaredo, Alpe di Siusi e Seceda;
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nelle aree facilmente raggiungibili grazie a impianti a fune moderni e ad alta capacità.
Cause principali dell’overtourism nelle Dolomiti
1. Accessibilità potenziata
Negli ultimi decenni l’ammodernamento di cabinovie, funivie 3S e seggiovie ad agganciamento automatico ha reso più semplice e veloce raggiungere luoghi remoti.
2. Promozione turistica internazionale
Campagne di marketing mirate e una forte presenza sui media internazionali hanno aumentato la notorietà dell’Alto Adige come destinazione di eccellenza.
3. Trasporto a fune come mobilità sostenibile
L’uso di impianti a fune in contesti urbani e periurbani è visto come alternativa ecologica, ma può aumentare la domanda verso aree già sovraffollate.
Impatti dell’overtourism in Alto Adige
Secondo le linee guida OITAF sulla tutela ambientale nel settore funiviario, le conseguenze possono essere:
Ambientali
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Erosione dei sentieri e consumo del suolo
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Incremento della CO₂ e utilizzo intensivo di acqua per innevamento
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Disturbo alla fauna alpina, incluso rischio di collisione con funi e strutture
Sociali
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Aumento del traffico e congestione nei centri abitati
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Crescita dei prezzi immobiliari
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Perdita di autenticità culturale percepita dai residenti
Infrastrutturali
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Code e sovraffollamento nelle stazioni di valle e monte
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Maggiori complessità nella gestione della sicurezza, soprattutto in condizioni eccezionali
Strategie per una gestione sostenibile dei flussi turistici
Distribuire i visitatori
Promuovere itinerari meno noti e valorizzare aree alternative per ridurre la pressione sui luoghi iconici.
Regolamentare gli accessi
Implementare limiti giornalieri e sistemi di prenotazione online per alcune attrazioni.
Progettazione eco-compatibile
Integrare criteri ambientali sin dalla fase di pianificazione delle nuove infrastrutture funiviarie.
Monitoraggio digitale
Usare tecnologie IoT e sistemi di conteggio in tempo reale per gestire i picchi di affluenza.
Educazione del turista
Campagne di sensibilizzazione per incoraggiare comportamenti rispettosi dell’ambiente montano.
Conciliare turismo e conservazione nelle Dolomiti
Il futuro del turismo in Alto Adige dipenderà dalla capacità di bilanciare sviluppo economico e tutela del patrimonio naturale. Una governance partecipata, basata su dati concreti e collaborazione tra istituzioni, operatori e comunità locali, può garantire che le Dolomiti restino una meta d’eccellenza senza compromettere il loro equilibrio ambientale.